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Bonus Casa: Cessione del credito o Sconto in fattura?
Facciamo chiarezza sulla differenza tra Cessione del credito e Sconto in fattura.
I contribuenti che sostengono spese relative al “bonus casa” (dalla ristrutturazione edilizia al risparmio energetico, fino al 110% del Superbonus più recente) possono richiedere utilizzando anche assistenza CAF ACLI lo sconto in fattura all’impresa o la cessione del credito a banche e intermediari finanziari, oppure utilizzano direttamente il 730 o la detrazione nel modello redditi. Tale possibilità grazie al Decreto Rilancio n. 34/2020, introdotta a partire da gennaio 2020 e che si applicherà anche ai costi degli interventi di costruzione e ristrutturazione degli stabilimenti che verranno effettuati per tutto il 2021.
Differenza tra cessione del credito e sconto in fattura
La differenza che corre tra la cessione del credito e lo sconto in fattura possiamo sintetizzarla così:
- lo “sconto in fattura” permette di vedersi abbattuto il costo dei lavori direttamente dalla ditta fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori (nella sostanza sino all’importo massimo corrispondente alla percentuale del bonus fiscale di riferimento);
- la “cessione del credito” presuppone la cessione vera e propria della detrazione fiscale da parte del contribuente all’indirizzo di un ente terzo (fornitori di beni, esercenti di attività autonome, banche, società, ecc.) in cambio del rimborso fino a un importo massimo corrispondente alla somma altrimenti detratta in dichiarazione.