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Pratiche ENEA: la guida completa per non perdere le detrazioni fiscali

Hai appena concluso dei lavori di ristrutturazione o di efficientamento energetico e ti stai chiedendo come muoverti con le pratiche ENEA per il 2025? Se termini come “Ecobonus”, “Bonus casa” e “portale ENEA” ti creano dubbi che certezze, sei nel posto giusto.

Pratica ENEA

Novità del 2025: cosa c’è da sapere?

Dopo un’attesa che ha tenuto con il fiato sospeso molti contribuenti e professionisti del settore, il portale ENEA per il 2025 è finalmente operativo dal 30 giugno 2025.

Questo significa che ora è possibile inviare le pratiche per i lavori conclusi a partire dal 1° gennaio 2025.

Scadenze: quando inviare la pratica?

La regola generale è che la comunicazione vada inviata entro 90 giorni dalla data di fine lavori. Tuttavia, a causa dell’apertura posticipata del portale, per il 2025 ci sono delle eccezioni.

  • Per lavori conclusi tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2025: la scadenza per l’invio è fissata al 29 settembre 2025.
  • Per i lavori conclusi dopo il 30 giugno 2025: si applica la regola standard dei 90 giorni dalla data di fine lavori.

Dubbi comuni: rispondiamo alle vostre domande

Assolutamente no! Come abbiamo visto per tutti i lavori conclusi nella prima metà dell’anno c’è tempo fino al 29 settembre 2025 per inviare la pratica.

No è obbligatoria per l’Ecobonus e per gli interventi del Bonus Casa che comportano un risparmio energetico. Per altri lavori di ristrutturazione che non hanno un impatto energetico, la comunicazione non è richiesta ai fini della detrazione.

Se superi la scadenza di 90 giorni, è possibile effettuare un “invio tardivo” pagando una sanzione. Tuttavia è sempre meglio rispettare le scadenze per evitare complicazioni.

L’accesso al portale ENEA è gratuito e può essere fatto in autonomia tramite SPID o Carta d’identità elettronica. Tuttavia, per alcuni interventi, è richiesta l’asseverazione di un tecnico abilitato. È meglio affidarsi a dei professionisti!

È fondamentale conservare tutta la documentazione per almeno 10 anni. Tra i documenti più importanti ci sono:

  • Le fatture e le ricevute de pagamenti;
  • La ricevuta del “bonifico parlante”, che deve riportare la causale corretta con il riferimento normativo, il tuo codice fiscale e la partita IVA della ditta che ha conseguito i lavori.
  • La scheda descrittiva dell’intervento inviate all’ENEA;
  • L’asseverazione del tecnico se richiesta;
  • L’attestato di prestazione energetica (APE), se necessario.
Sì, è possibile correggere una pratica inviata. Se ti accorgi dell’errore entro i 90 giorni dalla fine dei lavori, la procedura corretta è la seguente:

  1. Accedi al portale ENEA con le tue credenziali;
  2. Annulla la pratica inviata che contiene l’errore;
  3. Crea e invia una nuova pratica corretta. Questa sostituirà integralmente la precedente.

Se ti accorgi dell’errore dopo la scadenza dei 90 giorni, la situazione è più delicata. In questo caso, non puoi modificare più la pratica. Tuttavia, per errori di piccola entità, il tecnico asseveratore può redigere una “dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà” in cui rettifica l’errore.

Sì, se l’acquisto di grandi elettrodomestici rientra nel bonus mobili, è necessario inviare una comunicazione specifica all’ENEA. Anche in questo caso, la comunicazione va fatto entro 90 giorni dalla data di acquisto o di fine lavori di ristrutturazione a cui il bonus è collegato.

I controlli vengono effettuati a campione dall’ENEA e dall’Agenzia delle Entrate.

  • L’ENEA si concentra sulla parte tecnica: verifica che i lavori realizzati rispettino i requisiti di legge e che il risparmio energetico dichiarato sia veritiero.
  • L’Agenzia delle entrate si occupa della parte fiscale: controlla la corretta fruizione della detrazione, la validità dei pagamenti e la congruenza di tutti i documenti.

Sì, ma con delle precisazioni. La detrazione spetta a chi ha sostenuto la spesa, purché sia anche il proprietario o detentore dell’immobile. Ad esempio, se un immobile è cointestato tra due coniugi ma solo uno dei due paga tutte le fatture con bonifico a suo nome, sarà quest’ultimo a beneficiare del 100% della detrazione. Se invece l’ordinante del bonifico è una persona diversa dal beneficiario della detrazione, è fondamentale che nel bonifico parlante sia indicato chiaramente il codice fiscale del genitore come “beneficiario della detrazione”.

La nostra agenzia offre un servizio completo per la gestione di queste pratiche. Ci occupiamo noi di tutto: dalla raccolta dei documenti alla compilazione e all’invio della comunicazione all’ENEA, garantendoti di ottenere le detrazioni fiscali a cui hai diritto senza stress e perdite di tempo.

Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti!